Co-progettazione sperimentazione CARE LEAVERS e Servizio ARIA/Spazi ReAli

UN SOGNO CHIAMATO AUTONOMIA

Ente titolare: Comune di Torino

Luogo: Torino – Piemonte

Progetto

All’interno della Sperimentazione Nazionale CARE LEAVERS, il Comune di Torino ha avviato fin dall’inizio una esplorazione e successiva collaborazione con i Servizi della Città rivolti ai giovani, nella convinzione di diffondere le linee metodologiche della progettazione, contaminare e accrescere un know-how reciproco. È nata una efficiente co-progettazione con il Servizio ARIA/Spazi ReAli, polo di accoglienza per giovani e sede dello Sportello per Neomaggiorenni gestito dall’Associazione AGEVOLANDO. L’innesto del progetto Aria nell’ambito del Piano Inclusione cittadino ha inteso rafforzare e consolidare le azioni di accoglienza e ascolto, configurandosi come uno snodo di riferimento e sostegno dedicato a ragazz* con età compresa tra i 14 e i 21 anni, promuovendo metodologie per lo sviluppo dell’autodeterminazione e del protagonismo, l’auto mutuo aiuto, la peer education, lo sviluppo della consapevolezza di sé e dell’autostima, con l’ausilio di counselor e psicolog*. La co-progettazione è frutto della professionalità di soggetti afferenti al mondo istituzionale e del Terzo Settore, promotore quest’ultimo di una rete capillare di iniziative ed esperienze in più ambiti (dimensione abitativa/formazione-lavoro/benessere). Sulla base dei bisogni rilevati si sono messi a punto eventi in-formativi che hanno coinvolto i giovani nella loro complessità (care leavers provenienti dai Servizi dei Distretti Sociali, fruitori dello spazio di ascolto degli sportelli, ecc.), la cui programmazione è stata recepita e formalizzata con atti amministrativi locali e la cui durata è via via parametrata rispetto la rendicontazione ministeriale della Sperimentazione. Allo stesso modo si è consolidata la collaborazione con la Associazione Wonderlust Teatro, esperienza emozionale e terapeutica, fondamentale nel processo di costruzione in divenire della personalità del singolo e nella costituzione del gruppo.

Fattori di successo e difficoltà incontrate

Fattori di successo: forte spinta ad un processo culturale trasformativo e di affrancamento degli operatori sociali delle Aree Minori della Divisione Assistenza; apporto di linee metodologiche di intervento innovative (vedi figura del tutor) e finanziamenti per esperienze stra-ordinarie (vedi partecipazione di 6 giovani al Viaggio della Memoria); costruzione di un approccio olistico e paritario con il/la giovane, il cui protagonismo è il fulcro della progettazione.

Difficoltà incontrate: tempi burocratici e rigidità organizzative.

Perché questa esperienza è interessante?

Per le radicali trasformazioni che apporta nell’approccio alla persona , in un rapporto di vicinanza e ascolto a 360 gradi; per le interrelazioni tra Servizi; per le importanti esperienze presentate da soggetti esterni , oltre al dialogo e al processo di valutazione costante nella rete; per uscire dall’autoreferenzialità dell’Assistenza; per agevolare la consapevolezza dei giovani e allenarli ad affrontare la fluidità della società odierna, aiutandoli a diventare cittadini responsabili e informati.