Ente titolare: CAT Società cooperativa
Luogo: Firenze – Toscana
Attività/intervento

Si tratta di un laboratorio che prevede due azioni. Il numero d’incontri è modulabile a seconda del setting: scuole, centri giovani, Istituti Penitenziari.
L’équipe di lavoro è composta da un Educator* professionale socio-educativo e da un Operator* esperto in ambito musicale. I destinatari sono i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado, fruitori dei centri giovani, adolescenti e giovani adulti ristretti in Istituti di pena.
La prima azione prevede giochi sulla narrazione autobiografica e di scrittura creativa che aiutano a rievocare e rielaborare il proprio vissuto e forniscono strumenti utili per potenziare le capacità espressive, il lavoro di gruppo e la condivisione, mentre la seconda, dedicata ai testi scritti individualmente o in maniera collettiva e alla produzione di basi musicali permette ai partecipanti l’acquisizione di competenze in ambito musicale.
Gli obiettivi sono offrire un luogo in cui raccontarsi, convalidare e accogliere le scelte artistiche riconoscendo alla persona il ruolo di governo, accompagnare e orientare le scelte e le azioni del gruppo verso il percorso educativo proposto; offrire la possibilità ai giovani partecipanti di registrare un brano, dando voce alle loro emozioni e ai loro pensieri; sviluppare competenze musicali; aumentare le occasioni di aggregazione positiva; soffermarsi sulla differenza tra norma interna e regola esterna e sull’utilizzo di un pensiero critico nella presa di decisione; spronare i ragazzi a prendersi il tempo necessario per valutare gli aspetti emotivi, cognitivi e sociali implicati nel processo di scelta.
Fattori di successo e difficoltà incontrate
L’hip-hop è un linguaggio comune a quasi la totalità degli adolescenti ed è risorsa educativa efficace perché non richiede competenze canore, è uno strumento che attraverso la narrazione dei propri vissuti porta a prendersi cura di sé, a rielaborare la complessità sociale e individuale attivando pratiche trasformative del vissuto trasformandolo in esperienza significativa.
Perché questa esperienza è interessante?
L’hip hop ha diretta relazione con la scrittura e consente di introdurre e sviluppare l’appropriazione della parola come strumento espressivo del singolo e di un collettivo all’interno di una cornice che non spaventa perché già familiare per i più giovani. Con il rap si può attingere alla propria storia ma anche imparare a gestire alcune emozioni come la rabbia, l’ansia, la tristezza, specialmente all’interno del contesto penitenziario. Il rap consente di giocare con le rime e la fantasia.
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